La conquista della ‘Decima’ da parte della squadra allenata da Ancelotti occupa tutte le prime pagine dei giornali iberici. Da ‘Marca’ a ‘As’ è Sergio Ramos il giocatore chiave, ma c’è spazio anche per l’Atletico, sconfitto ma a testa alta

Una serie interminabile di record raggiunta da Carlo Ancelotti con la conquista della Champions League 2013/2014 col Real: il tecnico di Reggiolo completa il suo cammino.
Si sa, preferisce la Coppa. E’ una buona forchetta e un ottimo allenatore. Semplicemente Carletto Ancelotti. Un tempo un maiale non poteva allenare, subito dopo cominciava la sua scalata al trono di italiano più vincente in Champions League. Alzando il tiro, del tecnico più vincente nella storia della competizione.

Il suo Real Madrid ha conquistato l’ossessionante Decima, la decima Champions. Dopo dodici anni dopo l’ultima finale e la girata del fido Zidane, Ancelotti ha portato il trofeo, dove avevano fallito Mourinho, Pellegrini, Capello e compagnia alla guida dei Blancos. Perez l’ha cercato per anni, alla fine è riuscito ad ingaggiarlo, avendo pienamente ragione.

Si tratta della terza Champions vinta, la prima fuori dall’Italia: Ancelotti eguaglia così Bob Paisley come allenatore ad aver vinto più volte la Coppa dalle grandi orecchie. Nessuno come l’ex Milan e il leggendario tecnico del Liverpool.

Il tecnico di Reggiolo si è tramutato nel corso degli anni da eterno secondo della Juventus (parliamo di quindici anni fa oramai) a eterno, entrando di diritto nella lista degli allenatori che hanno reso gloria al calcio. Emozionante, inaspettato, improvviso calcio.

Sergio Ramos, Gareth Bale, Marcelo e Cristiano Ronaldo hanno avuto la meglio sull’Atletico, Ancelotti su Simeone. Dopo la sconfitta nella Liga e il terzo posto spagnolo, il trionfo in Champions, ciò che più esaltava l’animo dei tifosi. In tutto questo anche la Coppa del Re conquistata contro il Barcellona.

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