Allegri alla Juve: tifosi inferociti !!!
Chissà se la corsa agli abbonamenti si sarebbe arrestata alla notizia delle dimissioni di Antonio Conte. Il carisma del tecnico dei tre scudetti consecutivi è sempre stato un motivo di attrazione per i tifosi bianconeri. Con la sua squadra in campo, lo Juventus Stadium ha registrato un tasso di riempimento del 93 per cento nella scorsa stagione. Antonio Conte era la Juve: si sarebbe conclusa nello stesso modo la campagna abbonamenti alla notizia di Massimiliano Allegri?
Poche ore dopo le dimissioni del tecnico leccese, l’account Twitter della società ha annunciato il raggiungimento della quota abbonati. La Juventus non ha specificato il numero degli abbonamenti sottoscritti. Negli anni scorsi però la quota si aggirava intorno alle 27 mila tessere. Forse non è un caso che l’annuncio di Conte sia arrivato con questa scadenza temporale. La società ha previsto che la sostituzione di una figura così amata dal tifo bianconero avrebbe generato contraccolpi. Non a caso sui social network si è subito alzata la protesta contro Allegri.
Non dovrebbe portare agli stessi risultati, ma nel 2012 proprio il Milan di Allegri dovette affrontare la ribellione degli abbonati rossoneri. Nel mercato di quella stagione, la società di Silvio Berlusconi vendette i due campioni Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva al Paris Saint Germain e avviò il processo di rinnovamento della squadra che dura ancora oggi. I sostenitori milanisti minacciarono un’azione legale alla Codacons perché i due calciatori vennero usati per lanciare la campagna abbonamenti. Sulla spinta delle polemiche il Milan accettò di rimborsare gli abbonati delusi.
Da parte sua Massimiliano Allegri non è una figura amata dal pubblico juventino. Il tecnico toscano non si è mai risparmiato in attacchi contro la “Vecchia Signora” quando allenava il Milan. Gli episodi sono diversi. L’apice si toccò nel 2012 sul gol fantasma di Sulley Muntari nella partita contro i bianconeri. L’ex allenatore rossoneroparlò di “partita falsata”, dato che al centrocampista fu annullato un gol che solo la moviola accertò essere regolare. La polemica andò avanti tutta la stagione in continue frecciatine tra Allegri e la Juventus, con la società di Torino che alla fine vinse lo scudetto di quell’anno.
Allegri non si risparmiò neanche all’inizio della scorsa stagione, quando riprese l’argomento e commentando il numero degli scudetti vinti dalla Juventus dichiarò: “Secondo me sbagliano tutti. Io dico che sono 31. Non vedo perché la Juventus non conti anche quello conquistato vincendo il campionato di serie B”. Per tutti questi motivi la scelta di Allegri ha suscitato le polemiche del tifo bianconero. La sua avventura parte da un indice popolarità molto basso. I tifosi sono preoccupati anche dal suo rapporto con Andrea Pirlo. Fu lui a scaricarlo al Milan, con l’assenso della società. Nel 2011 lo preferì a Mark Van Bommel e avallò la sua cessione proprio alla Juventus. L’episodio è stato ricordato dal centrocampista in diverse interviste e nel suo libro. Il rapporto tra i due non è idilliaco. Nei tre anni in bianconero, Pirlo è diventato uno dei registi più apprezzati a livello internazionale. Allegri quindi dovrà cambiare i suoi preconcetti su un calciatore che è diventato una bandiera per il popolo juventino.
Anche se è iniziata ufficialmente da qualche settimana, la nuova stagione della Juventus parte ora. La società presenterà Allegri alle 15 in una conferenza stampa. Dovrà difendere la posizione di un allenatore non amato dai propri tifosi e meno vincente di Conte, che in bianconero ha aperto un ciclo di successi durato tre anni. Solo i risultati del campo potranno stabilire se anche con Allegri la Juve sarà “una storia di grande amore”. Repubblica.it
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